Un’interessante passeggiata, assai raccomandabile, consente di scoprire uno dei tesori nascosti di Tagliacozzo: la risorgenza dell’Imele a Capoacqua e le rapide della Valle delle Mole.
Qualche tratto in po’ ripido non deve spaventare: si tratta comunque di un percorso breve, un anello che si percorre comodamente in 30 minuti.
Punto di partenza è proprio la nostra strada, la Via dei Mulini che risale la parte più alta della cittadina e conduce i turisti a curiosare tra i ruderi degli antichi mulini ad acqua.
All’altezza della Via seconda Molini, si va a sinistra e si valica l’Imele su un ponticello. Un pannello informativo di legno avverte che siamo all’inizio del “Sentiero Corradino”. Un secondo cartello annuncia gli impianti del “Percorso Vita”. Il sentiero, segnato e ben protetto a valle da una staccionata in legno, sale nel fitto bosco accompagnato dal fragore del torrente che scorre più in basso. Una ripida salita a tornanti porta in breve al piazzale della risorgenza dell’Imele. L’acqua fuoriesce copiosa alla base di una larga fascia di rocce verticali e precipita in basso formando una rapida e alcune belle cascatelle. Dal piazzale si scende ora su un secondo sentiero che segue da vicino il corso del fiume e lo valica su un ponte all’altezza della rapida più bella. Alcuni opportuni cartelli documentano le diverse forme di utilizzazione delle acque nel tempo, sfruttata per muovere le ruote dei mulini e successivamente per produrre l’energia elettrica. Ora sulla riva sinistra, una strada lastricata di pietra ritorna sulla Via dei Mulini, dove un pannello di legno descrive l’itinerario completo di visita della “Valle delle Mole”.